Annalisa

IT

E’ in una calda giornata d’agosto che la nostra Day stories inizia.
Annalisa Friulana di nascita, in età adulta sceglie di vivere in una città gemella a Venezia, Grado.
Ho proposto la Giudecca come luogo di lavoro pensando possa essere in linea con il suo spirito.
Comincia a raccontarsi, racconta del suo rapporto con le persone, di come vede la vita, le sue preoccupazioni e aspirazioni.
Annalisa non è una che si tira indietro di fronte alle difficoltà.
Le assorbe , le trasforma e le rilascia sotto un altra forma, attraverso i suoi sorrisi.
La sensazione è che cerchi di controllare ogni emozione che le attraversa 
Capisco che , con il tempo e metodo, sia riuscita ad affrontare la vita con un atteggiamento placido e ragionato, cercando di mantenere un atteggiamento di curiosità.
Il tempo passa lento per Annalisa che, spettatrice della sua vita e di quella degli altri, osserva il mutare delle stagioni e quindi delle emozioni.
Ho provato una grande pace interiore a passare una giornata insieme, come se fossimo sospese in un mondo fatto di tempi lunghi e grandi spazi.
Per la seconda parte della giornata ho proposto di andare nell’isola di san giorgio, convinta potesse arricchire la sua enorme curiosità.
Li ho potuto ammirare l’aspetto di Annalisa legato all’arte.
In quei giorni, nella chiesa di San Giorgio è presente una mostra di arte moderna, legata alla fuga di profughi da campi di guerra.
In questo ambiente, ho scoperto un lato che conoscevo , dalle mail precedentemente scritte, di Annalisa.
Il suo rapporto con la morte è particolare, che l’ha portata, nel caso della sorella a farsi carico di una situazione più grande di lei.
Per questo servizio ho utilizzato principalmente l’85mm, scegliendo volutamente di allontanarmi e avvicinarmi fisicamente al soggetto.
Ho seguito Annalisa per tutto il percorso , avvicinandomi nei descrissi più personali e particolari e allontanandomi per osservarla interagire con l’ambiente circostante.
Ci lasciamo in un clima sereno ma giocoso ma con la consapevolezza di aver appreso tutte e 2 qualcosa.

ENG

It was on a hot August day that our Day Stories began.
Annalisa, born in Friuli, in adulthood chose to live in a twin city of Venice, Grado.
I suggested Giudecca as a workplace, thinking it could align with her spirit.
She begins to open up, telling about her relationship with people, how she views life, her worries, and aspirations.
Annalisa is not someone who shies away from difficulties.
She absorbs them, transforms them, and releases them in another form, through her smiles.
The feeling is that she tries to control every emotion that passes through her.
I understand that, with time and method, she has managed to face life with a calm and thoughtful attitude, trying to maintain a sense of curiosity.
Time passes slowly for Annalisa, who, as a spectator of her own life and that of others, observes the changing of the seasons and, therefore, the emotions.
I felt a great sense of inner peace spending a day together, as if we were suspended in a world made of long times and vast spaces.
For the second part of the day, I suggested going to the island of San Giorgio, convinced it could enrich her immense curiosity.
There, I was able to admire Annalisa’s connection to art.
During those days, in the church of San Giorgio, there was a modern art exhibition focused on the escape of refugees from war zones.
In this environment, I discovered a side of Annalisa that I knew from previous emails.
Her relationship with death is unique, which, in the case of her sister, led her to take on a situation larger than herself.
For this session, I mainly used an 85mm lens, deliberately choosing to move physically closer and farther from the subject.
I followed Annalisa throughout the experience, moving in for the more personal and detailed shots and stepping back to observe her interact with her surroundings.
We parted in a serene yet playful atmosphere, with the awareness that we both had learned something.

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